Secondo gli studi LCA (Life Cycle Assessment), che analizzano l'impatto ambientale di un prodotto dalla sua produzione al suo smaltimento, e in particolare secondo lo studio WAP Sustainability Consulting considerato uno dei più approfonditi sull'argomento, l'abete sintetico risulta avere un impatto ambientale inferiore rispetto a quello naturale.
Questo risultato è attribuibile al tempo di utilizzo.
Ad esempio, considerando un periodo di 10 anni, un albero sintetico avrebbe un impatto ambientale minore rispetto a 10 alberi naturali, poiché gli alberi naturali vengono sostituiti annualmente. Pertanto, all'aumentare degli anni considerati, l'impatto ambientale degli alberi naturali aumenta proporzionalmente.
I principali fattori considerati nello studio riguardano le emissioni, l'inquinamento e il consumo d'acqua. In termini di emissioni, l'abete sintetico risulta più sostenibile poiché richiede meno manutenzione nel corso degli anni. Inoltre, il ciclo di vita più lungo dell'albero sintetico contribuisce a ridurre l'inquinamento complessivo e il consumo d'acqua associato al processo di produzione e al suo mantenimento.
In sintesi, anche se la produzione di alberi sintetici può comportare impatti ambientali iniziali, il loro utilizzo prolungato offre un beneficio ecologico complessivo rispetto agli alberi naturali che richiedono una sostituzione frequente.